Piazza dell’Ospitale (attuale Leonardo da Vinci)
L’aspetto della Contrada dell’Ospitale, detta anche piazza delle Torri (attuale Leonardo da Vinci) è connotato fino al 1921, nella porzione occidentale, dalla presenza dell’imponente mole della chiesa di Sant’Eusebio e dalle vicine Case Ghislanzoni e Maestri con la storica Trattoria della Dogana, gestita da Giuseppe Chiolini, padre del noto fotografo pavese.
La costruzione ex novo su tale area del palazzo delle Poste (il cui progetto dell’ingegner Arminio Aschieri dell’Ufficio Tecnico Comunale era stato presentato nel 1913), procrastinata fino alla fine del primo conflitto mondiale, verrà attuata tra il 1919 e il 1925 dall’ingegnere Ottorino Modesti e cambierà sensibilmente l’aspetto dell’intero isolato.
Tale intervento edilizio – visto come un’occasione di bonifica di una zona spesso definita lurida e malsana per poter concentrare i più importanti uffici commerciali cittadini – comporterà la demolizione nel 1921 della chiesa settecentesca di Sant’Eusebio (già utilizzata dall’Ospedale come ricovero dei venerei e poi come falegnameria dei fratelli Zadra) della quale verrà risparmiata unicamente la cripta medioevale.