Sala per ricevere le persone illustri o Aula Lauree
Il piccolo ambiente che si apre a destra della serliana (progettata nel XVII secolo da Giovanni Ambrogio Pessina) nel Cortile di Volta venne destinato nel XIX secolo a sala di ricevimento. Infatti l’architetto Giuseppe Marchesi (1778-1867), fautore di importanti interventi nel palazzo universitario, progettò nel 1819 un intervento di restauro interno a tale ambiente per destinarlo a “Sala pel ricevimento degli Illustri Personaggi” (Sangiorgio-Longhena 1831) e per altre cerimonie solenni.
La sistemazione riguardò principalmente il camino “si leverà l’attuale camino di marmo macchia vecchia e se ne sostituirà un altro in marmo bianco di Carrara venato (…) si farà il paracamino di legno (…) colorito a olio e biacca con vernice lustra…”, la dipintura di “antiporti (…) cogli stipiti, architrave, fregio e cornice” e la dotazione di nuovo arredo ligneo laccato color avorio con dorature, consistente in 24 scranne, due poltrone e un tavolo lungo “a lucido, con i piedi in forma di colonnette con guernizione d’ottone dorato” con un ripiano in marmo bianco di Carrara venato analogo a quello usato per il nuovo camino (ASPv, Università, Rettorato, cart. 170).
Il 28 agosto 1819, in previsione della visita delle “SS.AA.II.RR. i Principi palatino, d’Ungheria, e Vice Re del Regno Lombardo Veneto” venne autorizzato l’acquisto della mobilia per arredare la sala (ASPv, Università, Rettorato, cart. 170).
Un ulteriore intervento riguardò la decorazione ad affresco e tempera della volta nella sala caratterizzata da motivi di gusto neoclassico con quadrature trompe l’oeil a monocromo grigio, come si evince dalla matrice originale esposta. Al centro della volta un medaglione ottagonale con una scena mitologica raffigurante “Prometeo che modella il primo uomo mentre la dea Minerva gli infonde vita e intelligenza, in forma di farfalla”, negli angoli le mazze rettorali incrociate, alternate a riquadri con le personificazioni di alcune facoltà dell’Università (Giurisprudenza, Medicina, Filosofia e Scienze) e a otto medaglie con i ritratti di altrettanti celebri docenti dell’Ateneo: Lazzaro Spallanzani, Ruggiero Giuseppe Boscovich, Giovanni Battista Borsieri, Giuseppe Zola, Lorenzo Mascheroni, Bernardinus Baldus (Bernardino Baldini?), Giambattista Carcano Leone, Andreas Aloisius. Tutt’intorno corre un’alta fascia decorativa a monocromo con motivi fitomorfi, ghirlande e candelabre.