L’Aula Forlanini

L’architetto Carlo Morandotti riforma, allargandola, la piazza dell’Ospitale e vi insedia alcune cliniche e gli uffici dell’amministrazione ospedaliera del Policlinico.

Nel discorso inaugurale tenuto il 6 novembre 1952 dal rettore Plinio Fraccaro riporta: “Abbiamo potuto iniziare al principio dell’estate lo sgombro dell’edificio dell’antico Ospedale di S. Matteo, ceduto dal Comune all’Università (…). L’aula illustrata dalle lezioni del Forlanini si sta restaurando e potrà essere una degna sede per le adunanze della Società Medico-chirurgica (…). Su tutta la facciata dell’edificio verso la piazza Leonardo da Vinci si stanno ricercando le tracce delle antiche strutture quattrocentesche ed essa verrà restaurata con criteri artistici sotto la sorveglianza della Sovrintendenza ai monumenti e con il concorso dell’architetto Emilio Aschieri nostro docente di disegno” (Annuario 1952-53).

L’anno seguente il Rettore precisa: “Nello scorso anno si sono iniziati i lavori col restauro delle due grandi corsie dell’ex clinica medica, una delle quali destinata ad accogliere l’Istituto di disegno, l’altra già in uso come sala di riunione e di proiezioni. Paziente lavoro richiese il restauro della facciata, diretto per conto della Soprintendenza dall’architetto Aschieri; gli elementi ancora conservati della costruzione quattrocentesca furono rimessi in luce e la facciata oggi offre un aspetto soddisfacente. Rimane per il prossimo anno da restaurare il corpo centrale di questo lato, con l’aula dell’ex clinica medica illustrata dall’insegnamento dell’Orsi, del Forlanini e del Ferrata e il retrostante locale ove troverà finalmente opportuna sede la nostra Società Medica. Lungo il lato orientale del palazzo universitario fu ricavata una nuova aula destinata specialmente alle lezioni e alle esercitazioni di storia della musica” (Annuario 1953-54).